Siamo giunti ormai alla fine della prima stagione del tanto atteso spin-off di Breaking Bad, tiriamo insieme le somme di questa prima stagione.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, "Better Call Saul" è una serie tv in onda su AMC dal 2015, la prima stagione, è composta da 10 puntate (già riconfermata la seconda); essa racconta la vita dell'avvocato Saul Goodman (ovviamente chi ha visto la serie madre non può non conoscere ed amare questo personaggio).
James McGill (vero nome di Saul), è un avvocato alle prime armi, che tenta inutilmente di sbancare il lunario, difendendo persone praticamente già condannate e organizzando truffe per fare qualche spicciolo; il suo studio è uno sgabuzzino nel retrobottega di un salone di bellezza, James McGill è un personaggio decisamente lontano dal Saul che conosciamo.
Durante il pilot, facciamo la conoscenza di Chuck (Michael McKean), il fratello del protagonista, un avvocato di successo, che a quanto possiamo capire subito, soffre di un problema mentale, che lo fa vivere segregato in casa al riparo da ogni tipo di radiazione elettromagnetica; abbiamo poi una altro personaggio, che tanto abbiamo amato in Breaking Bad, Mike, che lavora nel parcheggio del tribunale, dove Saul si reca abitualmente; nel corso delle puntate avremo modo finalmente di scoprire il passato tanto misterioso di questo personaggio, e, non a caso la puntata dedicata a lui è una delle migliori di tutta la stagione; non mancheranno infine altri personaggi molto interessanti come Nacho (Michael Mando, Vaas di Far Cry 3), e un altro ritorno dalla serie madre che non vi spoilero.
Che dire di questa prima stagione? Uno dei pregi più importanti è sicuramente il fatto di essersi riuscita a staccare in modo netto dalla serie madre, ovviamente non mancano citazioni e easter egg, ma per il resto Better Call Saul tira dritto per la sua strada, creando una trama di alto livello senza necessità di ricorrere agli storici personaggi o appoggiandosi alla trama di Breaking Bad; questo spin-off si può guardare anche senza aver visto le vicende di Walter White, ma è davvero un peccato farlo, perchè si perderebbero tutte quelle piccole perle disseminate qua e la in Better Call Saul.
Questa prima stagione è certo molto lenta a decollare, ma chi ha visto qualche opera di Gilligan, sa che questo tipo di narrazione è tipica delle sue creazioni, qualche colpo di scena in più non avrebbe guastato, ma in fin dei conti la trama è stata godibilissima, e il finale sulle note di "smoke on the water", con un Jimmy ormai prossimo alla trasformazione in Saul ci prepara ad una seconda stagione di fuoco, buona visione!
Nexus993
Durante il pilot, facciamo la conoscenza di Chuck (Michael McKean), il fratello del protagonista, un avvocato di successo, che a quanto possiamo capire subito, soffre di un problema mentale, che lo fa vivere segregato in casa al riparo da ogni tipo di radiazione elettromagnetica; abbiamo poi una altro personaggio, che tanto abbiamo amato in Breaking Bad, Mike, che lavora nel parcheggio del tribunale, dove Saul si reca abitualmente; nel corso delle puntate avremo modo finalmente di scoprire il passato tanto misterioso di questo personaggio, e, non a caso la puntata dedicata a lui è una delle migliori di tutta la stagione; non mancheranno infine altri personaggi molto interessanti come Nacho (Michael Mando, Vaas di Far Cry 3), e un altro ritorno dalla serie madre che non vi spoilero.
Che dire di questa prima stagione? Uno dei pregi più importanti è sicuramente il fatto di essersi riuscita a staccare in modo netto dalla serie madre, ovviamente non mancano citazioni e easter egg, ma per il resto Better Call Saul tira dritto per la sua strada, creando una trama di alto livello senza necessità di ricorrere agli storici personaggi o appoggiandosi alla trama di Breaking Bad; questo spin-off si può guardare anche senza aver visto le vicende di Walter White, ma è davvero un peccato farlo, perchè si perderebbero tutte quelle piccole perle disseminate qua e la in Better Call Saul.
Questa prima stagione è certo molto lenta a decollare, ma chi ha visto qualche opera di Gilligan, sa che questo tipo di narrazione è tipica delle sue creazioni, qualche colpo di scena in più non avrebbe guastato, ma in fin dei conti la trama è stata godibilissima, e il finale sulle note di "smoke on the water", con un Jimmy ormai prossimo alla trasformazione in Saul ci prepara ad una seconda stagione di fuoco, buona visione!
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